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La disciplina dell’edilizia è un work in progress.

Non c’è stato anno, a partire dal 2010, in cui non siano state apportate modifiche più o meno rilevanti, col comune denominatore di perseguire la finalità di semplificare le procedure, ridurre i tempi per l’avvio delle attività, incentivare gli interventi.

La crisi del settore delle costruzioni ha portato a una sovrabbondanza di produzione normativa, spesso disorganica e di non univoca applicazione, con l’effetto che il contenzioso, che nell’edilizia si può dire in certa misura “fisiologico”, ha così trovato nuovi stimoli.

Il 2017 si annuncia ricco di novità.


Nell’agenda dell’edilizia possiamo infatti già annotare i seguenti adeguamenti e le emanazioni di alcuni decreti:


Adeguarsi alla SCIA 1 entro il 1° gennaio

1° gennaio 2017: scade il termine che il D.lgs. 30 giugno 2016 n. 126 c.d. “SCIA 1”, in vigore dal 28 luglio 2016, ha assegnato ai Comuni per adeguarsi alle modifiche apportate alla L. 241/1990.



Adeguarsi alla SCIA 2 entro il 30 giugno 2017

30 giugno 2017: è il termine entro il quale Regioni e Comuni devono adeguarsi alle nuove disposizioni di cui al D.lgs. 25 novembre 2016 n. 222 c.d. “SCIA 2”, in vigore dall’11 dicembre 2016. Il decreto apporta diffuse modifiche al D.P.R. 380/2001 “Testo Unico dell’Edilizia” e attraverso la tabella A censisce un numero corposo di interventi edilizi e di adempimenti successivi agli interventi (complessivamente sono 105 le attività in elenco).



Adeguamento al Regolamento Edilizio Tipo

10 ottobre 2017: è il termine entro il quale i Comuni devono adeguare il proprio regolamento edilizio al regolamento edilizio tipo con relative definizioni tecniche uniformi, approvato dalla Conferenza Unificata con l’Intesa del 20 ottobre 2016.

Glossario Unico delle opere edilizie

9 febbraio 2017: è il termine entro il quale è prevista l’emanazione del Glossario Unico che dovrà essere approvato con Decreto Interministeriale previa intesa in Conferenza Unificata. Il glossario deve contenere l’elenco delle principali opere edilizie, con l’individuazione delle categorie di intervento a cui le stesse appartengono e del regime giuridico a cui sono sottoposte.


Requisiti igienico-sanitari degli edifici

11 marzo 2017: è il termine entro il quale è prevista l’emanazione di un Decreto del Ministro della salute, previa intesa in Conferenza unificata, che dovrà definire i requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici. L’art. 20, comma 1-bis introdotto nel TUE dal D.lgs. 222/2016 è la norma che dispone tale adempimento, in raccordo con l’eliminazione del parere dell’azienda sanitaria locale (ASL) per interventi edilizi, anche ove comportante valutazioni tecnico-discrezionali.


Richiamando i tratti salienti, da una parte sono state apportate importanti modifiche alla disciplina sostanziale dell'edilizia in merito alle categorie di interventi edilizi (MO, MS, RRC, RE, NC,ecc) e ai titoli abilitativi richiesti, dall'altra è stato introdotto a scala nazionale un sistema di informazione della disciplina edilizia del tutto analogo a quello stabilito nella nostra regione dalla L.R. n.15/2013.


TALI INNOVAZIONI RICHIEDONO NUMEROSI E DISTINTI INTERVENTI REGIONALI PER ADEGUARE NON SOLO LA LEGISLAZIONE REGIONALE IN MATERIA DI EDILIZIA MA ANCHE GLI ATTI DI COORDINAMENTO.


Per avere maggiori dettagli si rimanda ai Chiarimenti sull'attuazione dei decreti legislativi SCIA1 e SCIA2 del regolamento edilizio tipo dati dalla Regione Emilia Romagna con Circolare prot. PG/2016/771180 del 16 dicembre 2016, scaricabile al seguente link


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